domingo, 3 de junio de 2012

In caso di maternità surrogata, perchè scegliere India?


L’opinione comune in materia di maternità surrogata è che gli Stati Uniti siano il posto più sicuro per effettuarla.
È davvero così? Ci sono molti elementi che fanno dubitare di questo luogo comune.
Innanzitutto, il costo del procedimento in India è molto più economico, si parla di cifre inferiori di molto a quelle che servono per portare a termine la pratica negli Usa. 
Sulle condizioni igienico-sanitarie delle madri surrogate indiane, queste risiederanno in una  “boarding house” dove saranno controllate dalla clinica di riferimento sia sotto il profilo igienico e dell’alimentazione sia in relazione ai trattamenti medici. 
In generale nell'iter americano, le molteplici agenzie che si occupano di surrogazione, come intermediarie, mettono in contatto la coppia che aspira a diventare padre e madre con la clinica dove si svolgerà la pratica medica ma soprattutto con la madre sostituta e il marito di questa qualora sia sposata.
Nella gestione del processo sono previsti vari incontri con uno psicologo sia per i genitori committenti sia per la madre surrogata, il tutto a spese di quest’ultimi.
In India, il procedimento è molto piú snello senza diminuzione delle garanzie, tutt’altro.
La durata prevista è di circa 12 mesi e non è richiesto che la coppia si sottoponga a nessuna seduta con degli psicologi.
All'inzio del processo negli Stati Uniti, i genitori committenti devono previamente rinunciare a reclamare contro l'Agenzia nel caso in cui la madre sostituta voglia tenere per sè il bambino ovvero rivendichi il diritto di maternità sul nato da IVF.
In India, il contratto di surrogazione è pienamente valido ed efficace, in tal senso si è espressa la Corte Suprema Indiana, conseguentemente la madre sostituta è per obbligazione contrattuale e quindi per legge tenuta a consegnare il bambino.
Ma ancora più importante al fine di capire se gli USA sono davvero più sicuri per svolgere il procedimento,  è l’effetto successivo all’emissione del passaporto americano per il bebè nato da surrogazione.
Una volta tornati in territorio italiano, i genitori dovranno produrre il certificato americano di nascita del figlio affinché venga iscritto nei Registri dello Stato Civile.
È in questo momento della fase che sorgono i problemi.
Un certificato di nascita contenente i nomi dei genitori committenti (in particolar modo quello della madre), come emettono normalmente gli Stati Uniti, potrebbe far nascere una responsabilità penale nei confronti degli stessi, ex. art. 567 c.p. italiano, Alterazione di stato, tenuto conto che le circostanze della nascita sono “speciali” attraverso surrogazione di maternità.
Per lo Stato Italiano, si considera madre solo la partoriente, nel certificato di nascita dunque deve constare colei che ha dato alla luce.
Sotto il profilo civile-amministrativo dell’iscrizione al Registro anagrafe, l’incaricato con buona probabilità si rifiuterà di adempiere alla stessa.

28 comentarios:



  1. l'utero a noleggio è una delle peggiori e più egoistiche pratiche del 21esimo secolo.

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  2. L'India - un paese di morti di fame, dalle sperequazioni sociali immense, dove topi e vacche hanno la precedenza sulla creatura umana, dove le lingue parlate sono così tante da non intendersi tra indiani stessi, dove i soldi sono spesi nelle forniture militari e non sociali, dove tutto è irrimediabilmente ingiusto è considerato un Paese civile anche quando sfrutta sino alla morte la miseria. Questa è la preparazione alla fine del mondo inteso come organizzazione civile della società umana. L'aberrazione e la prepotenza dei più forti diventerà legge. Una prospettivadi questo tipo impaurisce.

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  3. Una riflessione.
    In molte zone dell'India, come della Cina, nonostante la crescita industriale, si muore ancora di fame.
    Queste ragazze, tra il rischio della fame e il rischio dell' utero in affitto, preferiscono il secondo.

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    1. Io credo che un figlio non sia un sogno, ne un bisogno ne tantomeno un diritto. Un figlio è una persona prima di tutto. E una persona non può essere il risultato di un contratto non può essere commissionato. Mi rifiuto di banalizzare la vita umana alla somma spermatozoo + ovulo. Capisco, rispetto lo sconfinato viscerale desiderio di essere genitori ma certe volte mettiamo davanti il nostro legittimo bisogno di essere madri e padri al bisogno di essere figlio, e non prodotto di Amore.
      Lo dico con cognizione di causa. Sto provando ad avere un bambino e so cosa si scatena dentro l’anima, so quanto dolore c’è dietro al non riuscirci, ma bisogna sempre tenere a mente almeno secondo me che un figlio ( adottato, biologico, cercato con la scienza) è un dono e non una ricompensa, non un atto dovuto insomma ci devono essere dei limiti e il mio limite è una mamma che affitta il proprio utero. Ripeto il MIO però. Credo che se ti senti mamma o papà, l’adozione sia l’espressione più alta e più pura dell’amore genitoriale, questa ricerca ossessiva del neonato mi fa paura.

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  4. L'utero in affitto non è altro che volgare traffico di esseri umani. Una pratica indegna, dove vai a corrompere per rompere il rapporto naturale più forte che c'è, quello tra madre e figlio. E' una curudele vergogna, e c'è chi palra di medioevo: evidentemente preferisce l'era dei barbari.

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  5. Un bambino non è un giocattolo, la cui generazione si può commissionare a terzi. Purtroppo la Natura ha condannato alcune persone, così come una coppia in cui "lui" è affetto da "impotentia generandi", o "lei" ha altri problemi, a non poter avere figli propri. Il resto è solo finzione o illusione! E poi, avete considerato che differenza ci sia tra chi dà in affitto l'utero, rispetto a chi dà in affitto il proprio corpo per qualche minuto per soddisfare i piaceri di un uomo? Avete davvero valutato dove finisce la libertà, e dove inizia lo sfruttamento?

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  6. L'India e' molto famosa per la maternità surrogata, ma le condizioni sono veramente pessime, meglio rivolgersi al qualche centro in europa, come il caso della Biotex in Ucraina, sia per motivi economici (perchè non tutti possono permettersi elevati costi), sia per una questione di vicinanza. Noi ci siamo rivolti e siamo genitori felicissimi!!

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    2. Sono d'accodo con te Fabiana! A causa di un problema fisico, i dottori mi hanno detto che non potevo sostenere una gravidanza e cosi abbiamo deciso di cercare un
      centro che ci aiutasse con la maternità surrogata. Qualche anno fa siamo partiti per l’India, dove avevamo trovato una clinica che aveva dei prezzi veramente vantaggiosi, Proprio prima di frmare il contratto abbiamo saputo che alcune famiglie rivoltesi li, hanno avuto una serie di problemi burocratici, poiché questa clinica non cura come deve gli aspetti legali, e alcune famiglie sono state stati per circa 3 anni occupate in battaglie legali ed esaurimenti nervosi costanti. Fortunatamente per loro, la questione si è risolta, ma consiglio a chiunque di rivolgersi a qualche clinica europea, come quelle in Ucraina, che possono darvi maggiori garanzie e tutela

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  7. é orribile la situazione di queste povere donne indiane, perche loro sono letteralmente sfruttate! Nostra figlia è nata grazie ad una mamma surrogata in Ucraina, ma non abbiamo avuto nessun problema. Abbiamo conosciuto la surrogata, e posso confermare che è stata seguita bene dai dottori e non ha avuto nessuna difficoltà. Altro che in India...

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    1. Sono d accordo riguardo le donne in India, la loro situazione è indescrivibile ma non è dovuta alla surrogazione, è colpa dei dottori e delle cliniche che pensano al guadagno e se ne fregiano della salute di queste povere donne. Perche negli altri paesi non si sentono queste cose!

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    2. La situazione e veramente disastrosa nei paesi come la Thailandia e India. Situazione sanitaria, che lascia molto desiderare. La salute delle madri surrogate e dei donatori non viene proprio controllata in modo appropriato. Hanno un sacco di malattie che colpiscono anche i bambini. Un sacco di tasse nascoste e truffatori ovunque! Vi consiglio vivamente di stare lontano da questi paesi (piuttosto considerate l’ucraina, anche la stessa biotexcom), se volete avere bambini sani. Le coppie sempre cercano programmi a basso costo e non prestano attenzione alle cose principali. State attenti e pensate bene!!

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    3. Io capisco quando si sogna un bambino, ma non si ha abbastanza soldi per esempio per maternità surrogata negli Stati Uniti. Ma ci sono molte altre opzioni, che sono altrettanto ottime. Ho fato il mio programma in Ucraina in clinica Biotexcom. Ero alla ricerca di quella clinica per un tempo, ho controllato tutto prima di firmare il contratto. E non avevo mai rimpianto la mia scelta. Questo è un paese europeo, naturalmente hanno alcuni svantaggi in materia di condizioni e di servizio. Ma d'altra parte, sono molto seri circa la maternità surrogata, le condizioni di salute dei donatori e delle madri.

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    4. Alla biotexcom migliorano la procedura di fecondazione in vitro e cosi aumentano aumentare le possibilità di gravidanze positive. Dopo il primo tentativo ho due gemelli, tenendo conto del fatto che prima ho fatto molte programmi in diverse cliniche di diversi paesi. Gente, siate attenti mentre fate la vostra scelta, la salute dei vostri futuri figli dipende da questo! In realtà ora India richiede documento dall'ambasciata. Dove deve essere scritto che l’ambasciata dà il consenso di sottoporsi al programma di maternità surrogata in India e di registrare il bambino. Ma se nel nostro Paese la maternità surrogata è illegale, questa procedura è impossibile. Così la maternità surrogata è praticamente vietata in India. E 'l'inizio della fine per l'industria di maternità surrogata in India.

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  8. Questa pratica dell'utero in affitto in India equivale a che si pensi ai bambini come a della merce da ordinare e, in caso sia "difettosa", da poter rifiutare rispedendola al mittente.
    E il fatto che i due Paesi nel mondo con più madri surrogate siano l'India e la Thailandia la dice lunga su quale vero e proprio mercato schiavista moderno alimenti questa procedura.
    Concludo con una nota personale: il giorno in cui desidererò un figlio e non potrò averne uno mio, ricorrerò all'adozione.

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    1. La scelta dipende da genitori e quello che aspettano - se sono pronti a dedicare la propria vita ad un bambino adottato, dovrebbero sicuramente adottare uno e donare a lui o lei il loro amore, la cura e il supporto, ma se vogliono soprattutto sentire la gioia della genitorialità – l’adozione non darà mai questa sensazione. Noi tra mille dubbi e pensieri abbiamo scelto la maternità surrogata alla clinica Biotexcom in Ucraina, ma ammiro le famiglie che decidono di adottare il bambino, sia per il percorso durissimo sia per la decisione stessa.

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  9. Sono assolutamente d'accordo con chi parla bene di medicina procreativa ucraina. Mia moglie ed io siamo stati in Ucraina, a Kiev (BiotexCom) l’anno scorso (aveva bisogno di aiuto da parte dei medici di medicina riproduttiva). Prima abbiamo visitato USA ed eravamo rimasti colpiti da prezzi elevatissimi. Sì, certo, servizio è perfetto nelle cliniche americane, al livello europeo. L'Ucraina viene considerata un paese di terzo mondo ... E può essere vista cosi per certi aspetti, ma ha anche moltissimi vantaggi che passo dopo passo si stanno sviluppando. E la medicina riproduttiva è uno di loro. Ci sono grandi medici in centri medici ucraini e fanno davvero miracoli in sfera riproduttiva. Inoltre il costo di queste procedure è inferiore ad altri paesi e la garanzia di risultato positivo è 100%.

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  10. Ciao! Tempo fa ero pronta a dare via tutto per la possibilità di diventare mamma. Biologicamente Io non sono la madre del mio bambino. Non ho le ovaia e causa del cancro e ho perso il mio utero. Non avevo nessuna chance. Ma il mio marito potrebbe essere padre e dare al nostro bambino i suoi geni. Dato che io sono da Svizzera e la maternità surrogata è illegale qui. Abbiamo iniziato a cercare le soluzioni all'estero, i costi variano notevolmente. Dopo aver esaminato un gran numero di cliniche, сi siamo fermati sulla clinica BioTexCom in Ucraina. Hanno offerto un pacchetto 'all inclusive' da quale siamo rimasti molto soddisfatti, perché non dovevamo pensare a nulla, ma solo al risultato finale. Ed è molto più conveniente che altrove e siamo rimasti sorpresi con le condizioni e sull'atteggiamento verso di noi. Dopo 1,5 anni siamo diventati genitori. E questo non ha prezzo!! Sul loro sito iteroinaffitto.com potete trovare quello che offrono. In alcuni casi, la maternità surrogata è una soluzione reale per diventare una mamma felice.

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  11. Ciao tutti, noi ci siamo rivollti alla clinica biotexcom in Ucraina per la maternta surrogateq ormai nel lontano 2010.. Ora sono una mamma felice di due bimbi bellissimi!! Ho trovato questo articolo in rete e spero vi possa essere utile...

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  12. Non è reato ricorrere alla maternità surrogata in Ucraina e chiedere la trascrivibilità in Italia dell’atto di nascita
    di Sergio Mameli - Avvocato

    Il desiderio di essere madre o padre spesso spinge una coppia, che non può aver figli in via naturale, alla ricerca di un modo alternativo per procreare. La pratica della maternità surrogata ormai sta diffondendosi, a macchia d’olio, anche da noi coinvolgendo molte famiglie

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  13. Fino al 2004 in Italia vi era un vuoto normativo in materia, che rendeva astrattamente possibile la tecnica medica della fecondazione omologa o eterologa. Con l’entrata in vigore della legge n. 40/2004 in Italia, a differenza di altri Paesi europei ed extraeuropei, Ucraina, Gran Bretagna, Stati Uniti, Israele, Russia, India per citarne solo alcuni, dove tale tecnica è lecita e largamente diffusa, è stata vietata la maternità surrogata riconoscendo, ai sensi degli artt. 232 e 269 c.c., come madre solo colei che ha partorito il bambino. Di conseguenza molte coppie italiane si sono recate all’estero, nei paesi dove la maternità surrogata è legale e lo stesso Consolato o Ambasciata trasmettevano successivamente gli atti di nascita all’Ufficio di Stato Civile italiano. Potevano sorgere, però, dei problemi giuridici al momento della trascrizione. Dapprima solo di natura civilistica, conseguente al rifiuto della stessa da parte dell’Ufficiale di Stato Civile italiano. Di recente, alcune Procure hanno inteso contestare anche il secondo comma dell’art. 567 c.p. (alterazione di stato). Il GUP di Trieste, chiamato a pronunciarsi con la sentenza di data 6/06/2013, in seguito a rito abbreviato, ha assolto una coppia di coniugi triestini perché il fatto non costituisce reato. Il Giudice ha valutato preliminarmente la liceità di questa pratica medica in Ucraina giungendo a conclusioni affermative. Ha fatto propria la missiva del funzionario dell’Ambasciata d’Italia a Kiev che espressamente diceva che la «surrogazione di maternità, qui legalmente praticata» con citazione del riferimento normativo relativo al Decreto del Ministero della Salute dell’Ucraina n. 771/08, che prevede la praticabilità della c.d. maternità surrogata sia omologa che eterologa mediante donazioni di gameti. Vengono anche disciplinate le caratteristiche della coppia, della documentazione medica che essa deve presentare, delle caratteristiche della madre surrogata, del negozio che viene posto in essere, ivi compresa la rinuncia della partoriente ad alcuna pretesa sul bambino nato da questo tipo di concepimento. Detti certificati di nascita pertanto, solo perché l’uomo era il padre naturale, non potevano considerarsi ideologicamente falsi. Erano invece “formalmente validi”, proprio perché il ricorso alla maternità surrogata, in Ucraina, è legale. Appare dunque carente l’elemento psicologico di tale delitto caratterizzato dal dolo generico e cioè dalla piena consapevolezza della falsità della dichiarazione o certificazione.

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  14. Maternità surrogata lecita in Ucraina. Gli imputati sapevano che la maternità surrogata è lecita in Ucraina, ancorché vietata in Italia dalla Legge 40/04 e che, di conseguenza anche le dichiarazioni rese fossero del tutto regolari. Il Giudice dubita anche che il delitto di cui all’art. 567, comma 2, possa configurarsi sotto il profilo della materialità senza però approfondire il problema. In effetti si tratta di un’ipotesi autonoma di reato, rispetto a quella del primo comma (sostituzione di neonato), che prevede e punisce innanzitutto chi certifica o attesta il falso nel momento in cui viene compilato l’originale dell’atto di nascita. Le certificazioni si riferiscono propriamente alle falsità ideologiche commesse dal Pubblico Ufficiale nella formazione dell’atto di nascita. Per attestazioni devono intendersi le dichiarazioni di nascita rese all’Ufficiale dello Stato Civile dal padre, dalla madre o da altre persone a ciò autorizzate. Le altre falsità sono, invece, tutte le falsità documentali o personali, diverse dalle attestazioni o certificazioni, con le quali può cagionarsi l’alterazione dello Stato Civile di un neonato nella formazione di un atto di nascita. Rientrano in questa categoria le falsità documentali materiali, cioè la contraffazione o l’alterazione dell’atto di nascita. Si comprende facilmente a questo punto che gli ipotetici genitori, il cui contributo si è limitato alla semplice richiesta di trasmissione di un certificato di nascita validamente formatosi all’estero, non hanno posto in essere alcuna delle condotte su indicate. La trasmissione del certificato è avvenuta infatti, una volta fatta la richiesta, automaticamente dal Consolato o Ambasciata al Comune di residenza della coppia. Non hanno reso quindi alcuna dichiarazione mendace; tanto meno può parlarsi che sia stato contraffatto o alterato l’atto di nascita.

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  15. Trascrivibilità dell’atto di nascita in Italia. A voler tutto considerare, non dimentichiamo, particolare molto importante, che l’indicazione delle condotte, per il noto principio di legalità (nullum crimen sine lege, nulla poena sine lege) deve considerarsi tassativo di guisa che, l’alterazione dello stato civile di un neonato cagionato con mezzi diversi da quelli indicati nell’art. 567 c.p., non è punibile. Due importanti pronunce sempre dopo l’ingresso della citata legge n. 40, una del Tribunale di Napoli (decreto del 1/07/2011) ed un’altra della Corte d’Appello di Bari (sentenza del 13/02/2009), hanno inoltre approfondito il problema sotto il profilo della liceità della fecondazione eterologa e della trascrizione in Italia dei certificati di nascita di bambini nati all’estero da madri surrogate, ritenendo la questione rilevante ai soli fini civili. La Legge n. 218/95 all’art. 16 consente, infatti, l’applicazione della legge straniera in Italia a meno che i suoi effetti non siano contrari all’ordine pubblico. La trascrizione di certificati di nascita di bambini nati con fecondazione eterologa è stata considerata solo in tal senso. Nel nostro ordinamento vige il principio guida che è quello della responsabilità procreativa finalizzata a proteggere il valore della tutela della prole, principio che è assicurato sia dalla procreazione naturale che da quella medicalmente assistita ove sorretta dal consenso del padre sociale. Lo stesso Regolamento CE n. 2201/2003 all’art. 23 stabilisce espressamente che la valutazione della «non contrarietà all’ordine pubblico» debba essere effettuata «tenendo conto dell’interesse superiore del figlio». La giurisprudenza citata aveva altresì introdotto il concetto di maternità legale in contrapposizione alla maternità biologica finalizzata alla tutela dell’unità ed intangibilità della famiglia legittima. Non ultimo anche il richiamo al IV comma dell’art. 30 Cost. , che filtra il diritto alla ricerca della verità biologica attraverso la legge, che non può non tenere conto anche del favor legitimatis. In ultima analisi, il ricorso alla fecondazione eterologa effettuato in un paese consenziente e corredato dal rilascio di un autentico certificato di paternità e maternità, autorizza il riconoscimento dello stesso in Italia ai fini della trascrizione nell’Ufficio di Stato Civile.

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  16. La pratica dell’utero in affitto come sappiamo, in Italia è vietata. In altri Paesi, divenuti mete del “turismo procreativo”, è riconosciuta, e questo è il motivo che spinge ogni anno tantissime coppie ad andare all’estero per sottoporsi alla fecondazione
    procreativa, dove i medici mettono a disposizione la madre surrogata, che sarà fecondata con lo sperma dell’aspirante padre. Costo dell’operazione: 30 mila euro (come nella clincia biotexcom di kiev).
    Un iter che molte coppie italiane compiono.
    Possiamo dire che lo stato italiano ruba i bambini perchè siamo favorevoli all’utero in affitto oppure che fa bene in quanto pratiche come quelle dell’utero in affitto sono incivili e immorali?

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    1. Ciao Chiara! Sono molto sfavorevole alla surro in paesi come l’India in quanto girano parecchi soldi e non c’e tutela delle mamme e delle famiglie richiedenti, allo stato dei fatti se fosse regolamentato in italia si eviterebbe il turismo procreativo in stati dove c’ e’ molta poverta’ e disperazione ed il feto e’ merce di scambio.
      Posso essere favorevole al fatto in se ma non al commercio e sfruttamento che ci gira in India. Secondo me e' molto meglio fare la maternita' surrogate in Europa, per esempio in Ucraina, dove si ha piu tutela in tutti I sensi..

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    2. Perché qualcosa è possibile non lo rende un diritto automatico. Direi che aspetti di questa pratica possono essere molto immorali. Naturalmente c'è la questione evidente di sfruttamento di donne e visione di bambini come la merce. Maternità surrogata è stata vietata in molti paesi sulla base di diversi motivi etici. Uno è il rispetto dei diritti della persona in fase di creazione. La ricerca mostra che c'è un impatto psicologico / fisiologico sui neonati che sono separati dalle loro madri, anche per periodi di breve durata. Non è bene per i bambini di essere separati dalle loro madri. Per scegliere di creare una vita con l'esplicita intenzione di separarli dalla persona che ha portato / nutrito loro per nove mesi è irresponsabile. A differenza di adozione, questa separazione non è mai necessaria. La donazione è anche un altro problema. Questa industria è altamente NON regolamentata e ha causato molti problemi a coloro che sono nati in questo modo. Molti dei genitori che hanno creato i loro figli con i donatori anonimi stanno scoprendo che hanno sbagliato a non considerare che questo potrebbe avere un impatto negativo su loro bambini. I donatori stanno scoprendo di avere 10+ bambini là fuori, perché non esiste una legge che limita la frequenza, con la quale viene utilizzato un donatore. Questi sono solo alcuni dei temi che girano per la mia testa. Personalmente, se una donna portava il figlio di sua sorella, le questioni legali erano chiari e definiti, e i Stati hanno aggiornato i protocolli per la registrazione di nascite per i bambini che vengono adottati / trasportati da una madre surrogata allora penso che molti dei problemi etici potrebbero essere eliminati. In questo scenario la donna non sarebbe stata sfruttata e il bambino potrebbe mantenere una stretta relazione con quella che lo ha portato e fatto nascere. Loro non sarebbero separati intenzionalmente dalla famiglia e non ci sarebbe alcun problema con i donatori.

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  17. I miei vicini hanno adottato un bambino con grave nephratonia e dopo pochi cicli di trattamento il ragazzo senti molto meglio e i test in un secondo momento lo hanno dimostrato.
    L'adozione è il modo più sicuro di diventare genitori in confronto con la maternità surrogata o altre tecniche di riproduzione. Che cosa succede se la madre surrogata si rifiuta di rinunciare al neonato? O il bambino nascerà con certe disfunzioni? Non vi è alcuna garanzia che tutto va bene ... Personalmente io non mi fido di tutti questi centri riproduttivi. Sono, come si dice, Monkey Business.

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    1. Ritengo che entrambi
      i modi (adozione e maternità surrogata) sono accettabili nel caso di infertilità.
      Truffatori e assenza di informazioni! Questo è un altro problema. Bisogna
      essere estremamente attenti e ben informati. Se si sceglie la maternità
      surrogata, questa deve essere fatta solo in cliniche legali e nel paese in cui la
      legge consente la maternità surrogata, come l'Ucraina. E se si decide di adottare un bambino senza
      genitori è necessario riflettere attentamente su tutti i pro e contro di questa
      decisione e che Dio vi benedica!

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